domenica 13 gennaio 2013

The Master



THE MASTER.

A volte è davvero difficile dare un senso a un film, ma pensandoci bene forse già dall’inizio ce ne fornisce uno. Ancora alla fine infatti si fa fatica a capire che cosa esattamente il protagonista offra da bere ai suoi “clienti”, e nonostante alcune domande neanch’egli dà mai una risposta precisa.
Se non puoi capire cosa bevono non puoi capire neanche il film.

Ora, diciamo pure che facciamo finta di essere degli intellettuali e riusciamo a leggere in questa pozione segreta una metafora di quella fede proclamata dal “the master” e dai suoi adepti. Così alcune scene rivelano un certo significato, e il tutto ci pare più interessante…
Il film resta comunque senza senso.

Non vuol dire che non sia chiara la trama, perché si capisce che è la storia di una grande solidarietà tra un uomo “perso” nel mondo ed un altro ancorato a una finzione, ma non per questo meno perso dell’altro; e non mancano certo dei momenti di forte emozione, che rimangono però confinati ai personaggi, lasciandoci semplici testimoni.

È tutto il resto che non è né chiaro né scuro, e ti lascia lì con la delusione di un viaggio mancato.

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